Ultimamente i media nazionali parlano (ad es. qui e qui) di un “nuovo triangolo industriale” che avrebbe come vertici i poli urbani di Milano, Padova e Bologna, e che includerebbe territori dalla profonda vocazione manifatturiera come Vicenza, Brescia, Modena. In effetti la Lombardia, il Veneto e l’Emilia-Romagna sono oggi il motore più potente dell’economia italiana, e il pilastro dell’export nazionale. Secondo i dati ricavati con Atoka, nelle tre regioni del Centronord hanno sede oltre 1,8 milioni di aziende, cioè quasi il 31% di tutte le aziende italiane. In testa, ovviamente, la Lombardia, con 944mila imprese; al secondo posto il Veneto con 478mila imprese; al terzo l’Emilia-Romagna, con 440mila.
La provincia del “triangolo” che ospita il maggior numero di aziende è quella di Milano (seconda a livello nazionale), seguita dalle province di Brescia e Padova. Nella tabella sotto, le prime quindici province d’Italia.
Provincia italiana | Numero di aziende con sede legale nel territorio |
1. Roma | 475.391 |
2. Milano | 376.419 |
3. Napoli | 279.947 |
4. Torino | 217.058 |
5. Brescia | 115.837 |
6. Salerno | 115.297 |
7. Bari | 109.198 |
8. Firenze | 103.903 |
9. Catania | 98.423 |
10. Padova | 96.511 |
11. Verona | 95.804 |
12. Bergamo | 93.957 |
13. Bologna | 92.576 |
14. Palermo | 92.557 |
15. Treviso | 87.867 |
Una parte del dinamismo del “nuovo triangolo industriale” è dovuto alla buona salute dell’economia tedesca, a cui le imprese emiliane, lombarde e venete devono una parte importante delle loro commesse. Non a caso nei siti web delle aziende di questi territori la parola “Germania” supera per frequenza la media nazionale, come si può vedere nella tabella sotto:
Regione | % di aziende con la parola “Germania” nel sito web sul totale delle aziende con sito |
Lombardia | 8,2% |
Veneto | 8,1% |
Emilia-Romagna | 7,7% |
MEDIA NAZIONALE | 7,4% |
In particolare, nel “nuovo triangolo industriale” spicca la provincia di Milano, dove il 10,4% delle aziende presenti online cita la Germania nel sito web (la provincia di Bolzano/Bozen, tanto per dire, è al 13,7%); seguono la provincia di Bologna, dove il dato sfiora il 9%, e le province venete di Treviso e Padova, rispettivamente all’8,7% e all’8,4%.
Come nel resto d’Italia, anche nel “nuovo triangolo industriale” le imprese individuali sono preponderanti: ben 901mila, contro le 412mila srl, le 176mila società in nome collettivo ecc… Sono presenti in queste tre regioni anche 18.348 spa, ossia quasi il 50% di tutte le spa d’Italia; una conferma dei livelli di sofisticazione di quest’area. Ancora, è senza dubbio un segnale della dinamicità di questi territori il fatto che qui abbiano sede 3.784 startup innovative, su un totale nazionale di 8.766: in pratica, il 43% di tutte le startup italiane ha sede in Lombardia, in Emilia-Romagna o in Veneto (e Milano, quasi superfluo notarlo, fa la parte del leone).
È poi interessante notare la struttura del tessuto produttivo del “nuovo triangolo industriale”. Pure qui, come nel resto d’Italia, la categoria più popolata è quella identificata con l’Ateco G, che comprende le aziende del commercio all’ingrosso e al dettaglio; al secondo posto c’è il settore delle costruzioni (Ateco F), mentre al terzo c’è il settore delle attività manifatturiere (Ateco C), che sopravanza il settore dell’agricoltura (Ateco A) – nel resto del paese accade invece l’esatto opposto (per inciso, nel “nuovo triangolo industriale” hanno sede legale il 38% delle imprese manifatturiere). A livello nazionale il settore dei servizi di alloggio e ristorazione (Ateco I) precede il settore immobiliare (Ateco L), in proporzione più affollato in Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna.
Regioni “nuovo triangolo industriale” | Italia |
Ateco G – commercio (417.856 aziende) | Ateco G – commercio (1.525.526 aziende) |
Ateco F – costruzioni (274.245 aziende) | Ateco F – costruzioni (805.327 aziende) |
Ateco C – manifatturiero (210.654 aziende) | Ateco A – agricoltura (747.063 aziende) |
Ateco A – agricoltura (169.092 aziende) | Ateco C – manifatturiero (552.904 aziende) |
Ateco L – immobiliare (144.150 aziende) | Ateco I – alloggio/ristorazione (452.193 aziende) |
Altro: 647.175 aziende | Altro: 1.969.415 aziende |
Di 368mila aziende del “nuovo triangolo industriale” di cui si conoscono i ricavi, in 147mila vantano ricavi in crescita. E oltre la metà di esse ha sede in Lombardia, contro le 35mila del Veneto e le quasi 32mila aventi sede in Emilia-Romagna. Una parte significativa delle aziende con i ricavi in aumento sono aziende del manifatturiero (31.674), pari a quasi il 22% del totale: conferma del ruolo ancora trainante dell’industria, specie segmenti quali, ad esempio, la meccanica di precisione e lo smart manufacturing. Non a caso la semantica di queste aziende manifatturiere di successo include parole-chiave eloquenti come “macchina utensile”, “automazione”, “elettronica”, “innovazione”, “estrusione”.
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